Come gestisci le notizie sul web?
Affidarsi ai motori di ricerca è ormai consuetudine per tutti, o quasi. Spesso ho pazienti o conoscenti che mi chiedono “la frutta va mangiata lontano dai pasti?” o “i carboidrati dopo le 18,00 fanno ingrassare?” per non parlare di “questo frutto è troppo zuccherato, non posso mangiarlo a dieta, vero?”
Tutte notizie che fanno scalpore, a cui ci si affida per ricorrere a rimedi che si pensano veloci ed efficaci. Se tutte queste cose fossero vere, vere per tutti, non avrebbe senso fare il colloquio conoscitivo in una prima visita nutrizionale (che non dura meno di 45minuti). Ogni persona ha le sue esigenze, in questo tempo veloce più che mai. Gonfiore, stitichezza, sedentarietà (per tanti “obbligata”, a causa degli incastri tra i mille impegni) sono tra le condizioni più comuni su cui una dieta ad personam si deve basare.
Non ci sono infatti soluzioni, anche per le stesse situazioni, valide per tutti. Non è sufficiente eliminare delle cose a prescindere, né iniziare a mangiare solo una gamma di alimenti.
La frutta non necessariamente si deve mangiare lontano dai pasti, tante volte è consigliata come spuntino perché è generalmente un piccolo tocco di energia a noi, al nostro metabolismo e ci si assicura quella dose consigliata (400g al giorno da fonte OMS). Potremmo consumare un piatto di pasta a cena senza la paura di mettere peso (una dieta bilanciata non porta, in base a quando mangiamo cosa, un aumento del peso corporeo, né necessariamente aumento di massa grassa – per dire meglio). Mangiare banana, cachi, uva – nelle porzioni suggerite, come per mele, mirtilli e pere, non è assolutamente un errore.
TAKE HOME MESSAGE: siamo unici, ognuno di noi. Esistono delle linee guida per una sana alimentazione (consultabili da tutti https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2915_allegato.pdf) a cui fare affidamento in generale, anche quelle vanno poi personalizzate, ma non prevedono, in nessun caso, eliminazione di alimenti a prescindere.
Come gestisci le notizie sul web?
Affidarsi ai motori di ricerca è ormai consuetudine per tutti, o quasi. Spesso ho pazienti o conoscenti che mi chiedono “la frutta va mangiata lontano dai pasti?” o “i carboidrati dopo le 18,00 fanno ingrassare?” per non parlare di “questo frutto è troppo zuccherato, non posso mangiarlo a dieta, vero?”
Tutte notizie che fanno scalpore, a cui ci si affida per ricorrere a rimedi che si pensano veloci ed efficaci. Se tutte queste cose fossero vere, vere per tutti, non avrebbe senso fare il colloquio conoscitivo in una prima visita nutrizionale (che non dura meno di 45minuti). Ogni persona ha le sue esigenze, in questo tempo veloce più che mai. Gonfiore, stitichezza, sedentarietà (per tanti “obbligata”, a causa degli incastri tra i mille impegni) sono tra le condizioni più comuni su cui una dieta ad personam si deve basare.
Non ci sono infatti soluzioni, anche per le stesse situazioni, valide per tutti. Non è sufficiente eliminare delle cose a prescindere, né iniziare a mangiare solo una gamma di alimenti.
La frutta non necessariamente si deve mangiare lontano dai pasti, tante volte è consigliata come spuntino perché è generalmente un piccolo tocco di energia a noi, al nostro metabolismo e ci si assicura quella dose consigliata (400g al giorno da fonte OMS). Potremmo consumare un piatto di pasta a cena senza la paura di mettere peso (una dieta bilanciata non porta, in base a quando mangiamo cosa, un aumento del peso corporeo, né necessariamente aumento di massa grassa – per dire meglio). Mangiare banana, cachi, uva – nelle porzioni suggerite, come per mele, mirtilli e pere, non è assolutamente un errore.
TAKE HOME MESSAGE: siamo unici, ognuno di noi. Esistono delle linee guida per una sana alimentazione (consultabili da tutti https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2915_allegato.pdf) a cui fare affidamento in generale, anche quelle vanno poi personalizzate, ma non prevedono, in nessun caso, eliminazione di alimenti a prescindere.